Epitrocleite: come si cura il gomito del golfista con la fisioterapia

Scritto da: Lorenzo Creperio

Signore che gioca golf e soffre di epitrocleite Ragazza con mal di testa miotensivo mentre sta studiando

Che cos’è l’epitrocleite

L’epitrocleite, nota anche come gomito del golfista, è un disturbo muscoloscheletrico che provoca dolore nella parte interna del gomito.

È spesso causata da attività che hanno movimenti ripetitivi, sport che si svolgono con una mazza come il golf o con una racchetta come il tennis e il padel ad esempio, ma può colpire anche persone che non praticano questo tipo di sport ma che svolgono lavori ripetitivi con gli arti superiori.

Il gomito del golfista se non curato subito causa un dolore cronico e può rendere scomode e insopportabili anche attività molto semplici, come sollevare una tazza di caffè o stringere una mano.

È dunque una patologia invalidante perché interferisce con la maggior parte dei movimenti che ci troviamo a svolgere durante una normale giornata.

I muscoli interessati che si sovraccaricano e quindi provocano dolore a livello dell’epitroclea sono i muscoli pronatori e flessori del carpo e delle dita.

Nella maggior parte dei casi la diagnosi clinica per chi soffre di dolore in questa parte del braccio certifica subito che si tratta di epitrocleite.

Chiunque svolga attività ripetitive di presa ed di flessione del polso e delle dita, dai giocatori di golf e tennis a chi svolge lavori manuali, a chi utilizza il computer per scrivere ma anche chi ha come hobby il giardinaggio e la pittura può essere suscettibile a questa patologia.

I sintomi del gomito del golfista

L’epitrocleite è una condizione che colpisce i muscoli e i tendini dell'avambraccio. Dolore e fastidio nella parte interna del gomito, che possono estendersi fino all'avambraccio, sono i sintomi più comuni di questa malattia.

L’epitrocleite si verifica quando un eccessivo sforzo o un uso eccessivo e ripetuto provocano un’infiammazione o una lesione dei tendini del gomito e nei casi più gravi perdita di forza

Il dolore al gomito può essere più intenso quando:

Principali attività dove potrebbe svilupparsi:

Come si cura il gomito del golfista con la fisioterapia

L’epitrocleite può essere trattata con un metodo conservativo, la fisioterapia si concentrerà sulla gestione del dolore e sul recupero e prevenzione delle recidive.

Il fisioterapista inizialmente tramite massaggi e terapia manuale lavora sulle tensioni muscolari, in seguito crea un programma di allenamenti su misura per rafforzare i muscoli e migliorare la biomeccanica dell’articolazione del gomito.

Vengono svolti esercizi eccentrici e di resistenza, la riabilitazione può comprendere anche terapia laser, ad ultrasuoni e crioterapia.

Come fisioterapista cercherò sempre gli strumenti migliori per trattare al meglio questa patologia molto comune e invalidante, attraverso il costante studio delle più recenti tecniche di riabilitazione.

Secondo uno studio, la fisioterapia e l’allenamento eccentrico sono i 2 trattamenti che aiutano di più nella cura dell’epicondilite e quindi anche nell’epitrocleite.

Stretching

Lo stretching migliore per i tendini flessori del carpo e delle dita si ha con il gomito in estensione, l'avambraccio in supinazione, il polso in estensione, secondo la tolleranza del paziente.

Lo stretching andrebbe fatto con 3 sessioni di 30-45 secondi ciascuna prima e dopo l’allenamento eccentrico, con riposo di 30 secondi tra un esercizio e l’altro.

Esercizi eccentrici

Carico e resistenza

L’aumento dei carichi garantisce una maggiore sollecitazione del tendine e ed è alla base della progressione del programma di esercizi.

La base di tutti i programmi di allenamento è costituita da questo principio del carico progressivo del lavoro.

A seconda dei sintomi e miglioramenti del paziente, è importante aumentare il carico degli esercizi eccentrici.

Se non viene aumentato il carico di lavoro la probabilità di un nuovo infortunio sarà più alta.

Velocità

Anche la velocità delle contrazioni è un principio fondamentale per il successo di questi esercizi.

In ogni sessione di trattamento la velocità dovrebbe essere aumentata. Quindi, il carico sul tendine aumenta per stimolare il meccanismo della lesione.

Tuttavia il fisioterapista deve assicurarsi che i pazienti eseguano gli esercizi alla corretta velocità per evitare dolore.

Frequenza delle contrazioni

La frequenza delle contrazioni è la terza fase degli esercizi eccentrici.

Si dovrebbero eseguire 3 serie da 10 ripetizioni, a seconda della tolleranza del paziente, per non sovraccaricare troppo il tendine lesionato.

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