Epicondilite: quali sono i sintomi, come si cura e l'importanza del fisioterapista
Scritto da: Lorenzo Creperio


- I sintomi del gomito del tennista
- Cause principali dell'epicondilite
- Come si cura l’epicondilite con la fisioterapia
I sintomi del gomito del tennista
Il gomito del tennista è una condizione che colpisce i muscoli e i tendini dell’avambraccio. Dolore e fastidio nella parte esterna del gomito, che possono estendersi fino all’avambraccio, sono i sintomi più comuni di questa malattia.
L’epicondilite si verifica quando un eccessivo sforzo o un uso eccessivo e ripetitivo provocano un’infiammazione o una lesione dei tendini del gomito.
Il dolore al gomito del tennista può essere più intenso quando:
- Si solleva qualcosa
- Si chiude il pugno o si afferra un oggetto, come una racchetta da tennis
- Si apre una porta
- Si stringe la mano a qualcuno
- Si alza la mano
Cause principali dell'epicondilite
Le cause dell'epicondilite possono essere ricondotte a diversi fattori, tra cui:
- Sovraccarico funzionale: Un'eccessiva sollecitazione dei tendini estensori del carpo, in particolare l'estensore radiale breve del carpo
- Movimenti ripetitivi: Attività che richiedono gesti ripetuti di presa, estensione del polso e torsione dell'avambraccio
- Tennis: soprattutto in presenza di tecnica scorretta o attrezzatura non idonea.
- Altri sport con racchetta: Come il padel
- Lavori manuali: Professioni che implicano sforzi ripetuti con la mano e il polso
- Uso prolungato del mouse del computer
- Giardinaggio
- Pittura
- Altre attività che comportano microtraumatismi ripetuti ai tendini del gomito
Questi fattori possono portare a microlesioni a livello dell'inserzione tendinea sull'epicondilo laterale dell'omero, innescando il processo infiammatorio tipico dell'epicondilite.
Come si cura l’epicondilite con la fisioterapia
Diversi studi sottolineano l'importanza della fisioterapia per la cura dell'epicondilite
Può essere trattata con un metodo conservativo, con la fisioterapia che si concentrerà sulla gestione del dolore e sul recupero e prevenzione delle recidive.
Il fisioterapista crea un programma di allenamenti su misura per rafforzare i muscoli e migliorare la biomeccanica dell’articolazione del gomito.
Vengono svolti esercizi eccentrici e di resistenza, la riabilitazione può comprendere anche terapia laser, ad ultrasuoni e crioterapia.
Come fisioterapista cercherò sempre gli strumenti migliori per trattare al meglio questa patologia molto comune e invalidante, attraverso il costante studio delle più recenti tecniche di riabilitazione.
Secondo uno studio, la fisioterapia e l’allenamento eccentrico sono i 2 trattamenti che aiutano di più nella cura dell’epicondilite.
Stretching
Il principio dello stretching è che, allungando il tendine durante il rilassamento, possiamo ridurne l’allungamento durante i movimenti che provocano dolore.
Lo stretching migliore per il tendine estensore radiale breve del carpo si ha con il gomito in estensione, l’avanbraccio in pronazione, il polso in flessione, secondo la tolleranza del paziente.
Lo stretching andrebbe fatto con 3 sessioni di 30-45 secondi ciascuna prima e dopo l’allenamento eccentrico, con riposo di 30 secondi tra un esercizio e l’altro.
Esercizi eccentrici
Gli esercizi eccentrici che andranno svolti si dividono in:
Carico e resistenza
:L’aumento dei carichi garantisce una maggiore sollecitazione del tendine e ed è alla base della progressione del programma di esercizi.
La base di tutti i programmi di allenamento è costituita da questo principio del carico progressivo del lavoro.
A seconda dei sintomi e miglioramenti del paziente, è importante aumentare il carico degli esercizi eccentrici.
Se non viene aumentato la probabilità di un nuovo infortunio sarà più alta.
Velocità
Anche la velocità delle contrazioni è un principio fondamentale per il successo di questi esercizi.
In ogni sessione di trattamento la velocità
Quindi, il carico sul tendine aumenta per stimolare il meccanismo della lesione.
Tuttavia il fisioterapista deve assicurarsi che i pazienti eseguano gli esercizi alla corretta velocitàf per evitare dolore.
Frequenza delle contrazioni
La frequenza delle contrazioni è la terza fase degli esercizi eccentrici.
Si dovrebbero eseguire 3 serie da 10 ripetizioni, a seconda della tolleranza del paziente, per non sovraccaricare troppo il tendine lesionato.
Epicondilite o Epitrocleite: le differenze
Localizzazione del dolore
Epicondilite
Parte esterna (laterale) del gomito
Epitrocleite
Parte interna (mediale) del gomito
Tendini coinvolti
Epicondilite
Tendini dei muscoli estensori dell'avambraccio (in particolare l'estensore radiale breve del carpo) che si inseriscono sull'epicondilo laterale dell'omero.
Epitrocleite
Tendini dei muscoli flessori e pronatori dell'avambraccio (in particolare il flessore carpo ulnare e il pronatore rotondo) che si inseriscono sull'epitroclea (epicondilo mediale) dell'omero.
Movimenti e attività che aggravano il dolore
Epicondilite
Estensione del polso contro resistenza, presa forte, rotazione dell'avambraccio (supinazione). Esempi: sollevare oggetti con il palmo verso il basso, stringere la mano, giocare a tennis (soprattutto il rovescio).
Epitrocleite
Flessione del polso contro resistenza, pronazione dell'avambraccio, presa. Esempi: flettere il polso con il palmo verso l'alto, lanciare una palla, giocare a golf (durante lo swing).
Attività comunemente associate
Epicondilite
Tennis, lavori manuali che richiedono presa e torsione, uso intenso del mouse, giardinaggio.
Epitrocleite
Golf, lancio (es. baseball, giavellotto), sollevamento pesi, lavori manuali che richiedono flessione del polso e pronazione.
Muscoli interessati
Epicondilite
Estensore radiale breve del carpo, estensore radiale lungo del carpo, estensore ulnare del carpo, estensore comune delle dita.
Epitrocleite
Flessore carpo ulnare, flessore carpo radiale, pronatore rotondo, palmare lungo, flessore superficiale delle dita.
Obiettivi del Trattamento Fisioterapico
Epicondilite
Riduzione del dolore sull'epicondilo laterale, ripristino della forza dei muscoli estensori, miglioramento della biomeccanica del gomito e del polso.
Epitrocleite
Riduzione del dolore sull'epitroclea, ripristino della forza dei muscoli flessori e pronatori, miglioramento della biomeccanica del gomito e del polso.
Che cos’è l’epicondilite?
L’epicondilite, nota anche come gomito del tennista, è un disturbo muscoloscheletrico che provoca dolore nella parte esterna del gomito.
È spesso causata da attività che hanno movimenti ripetitivi, sport che si svolgono con una racchetta come il tennis e il padel ad esempio, ma può colpire anche persone che non praticano questo tipo di sport.
Il gomito del tennista causa un dolore cronico e può rendere scomode e insopportabili anche attività molto semplici, come sollevare una tazza di caffè o stringere una mano.
È dunque una patologia invalidante perché interferisce con la maggior parte dei movimenti che ci troviamo a svolgere durante una normale giornata.
Circa il 90% delle volte il tendine interessato è il muscolo estensore radiale breve del carpo.
Nella maggior parte dei casi la diagnosi clinica per chi soffre di dolore in questa parte del braccio certifica subito che si tratta di epicondilite.
Chiunque svolga attività ripetitive di presa ed estensione del polso, dai giocatori di tennis a chi svolge lavori manuali, a chi utilizza il computer per scrivere ma anche chi ha come hobby il giardinaggio e la pittura può essere suscettibile a questa patologia.
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