Come il fisioterapista aiuta chi soffre di artrosi dell’anca

Scritto da: Lorenzo Creperio

Una persona che soffre di coxatrosi con dolore all'anca Una persona che soffre di coxatrosi con dolore all'anca

Ci siamo già occupati delle patologie all’anca, nello specifico nei movimenti da evitare dopo l’intervento per protesi.

La coxartrosi o artrosi dell’anca, è una malattia cronica che causa la degenerazione della cartilagine presente nell’articolazione, con il risultato di scoprire le ossa favorendo il contatto tra di loro. Ciò provocherà un’infiammazione.

I pazienti affetti da questa patologia possono lamentare anche dolori ai glutei, all'inguine, alla coscia o al ginocchio, che si intensificano stando in piedi.

Questa patologia degenerativa può colpire anche entrambe le articolazioni dell’anca, in questo caso si parla di coxartrosi bilaterale.

L'intensità del dolore può variare da un dolore fastidioso a un dolore acuto o molto forte. I pazienti che soffrono di questa patologia hanno spesso difficoltà a camminare, a salire le scale, a trasportare oggetti e a vestirsi.

La coxartrosi colpisce circa 2,9 persone su 1000.

Studi hanno dimostrato che le donne sono più colpite dalla coxartrosi rispetto agli uomini, con un’incidenza che aumenta con l’età soprattutto oltre i 75 anni.

Fattori di rischio e cause della coxartrosi

I fattori di rischio per la coxartrosi possono essere:

Sintomi dell’artrosi dell’anca

Il sintomo più comune dell’artrosi dell’anca è il dolore: si sviluppa lentamente e peggiora nel tempo, sebbene sia possibile anche un'insorgenza improvvisa.

Il dolore e la rigidità di solito sono peggiori al mattino o dopo essere stati seduti a lungo.

Con il passare del tempo, i sintomi dolorosi possono manifestarsi con maggiore frequenza, anche durante il riposo o la notte. Ulteriori sintomi possono includere:

Sport consigliati per artrosi dell’anca

Consiglio sempre a chi soffre di coxartrosi di ridurre l’intensità in qualsiasi sport perché l’articolazione è più debole.

Gli sport più consigliati di solito sono quelli che impattano meno sull’articolazione: ad esempio il nuoto, l’acquagym e andare in bicicletta cercando di non utilizzare un sellino troppo basso, sia con la bicicletta che con la cyclette. L’importante è stare attenti che non si verifichino dolori durante e dopo l’attività.

signora con coxartrosi che va in bicicletta

Si può camminare e fare ginnastica a terra come lo yoga, stando sempre attenti ai segnali di dolore del proprio corpo.

Ovviamente il peso corporeo fa la differenza, all’aumentare del peso c’è il rischio che ci sia dolore anche semplicemente camminando.

Sport sconsigliati per artrosi dell’anca

Gli sport ad alto impatto fisico sono deleteri per chi ha la coxartrosi, dal momento che sottopongono l’articolazione a sollecitazioni eccessive che accelerano l’usura della cartilagine.

Sconsiglio sport dove le attività principali sono: la corsa, i salti o i cambi di ritmo e di direzione come calcio, rugby, basket, pallavolo e tutti gli sport da combattimento intensi.

La fisioterapia per l’artrosi dell’anca, una cura per i primi sintomi

A causa della sua frequenza e delle possibili complicanze, l'artrosi ha un elevato impatto sociale e, allo stadio avanzato porta a gravi complicazioni o alla necessità di intervento chirurgico.

Nelle fasi iniziali, il trattamento conservativo gioca un ruolo fondamentale nella profilassi delle complicanze e nel rallentare il processo degenerativo.

Per la gestione dell’artrosi all’anca si può fare terapia conservativa e, in ultima analisi, ricorrere all’intervento chirurgico.

Il trattamento conservativo comprende di solito: esercizi di fisioterapia per rafforzare i muscoli locali, esercizi in palestra per perdere peso, l’uso di scarpe che assorbono gli shock causati dalla camminata o dalla corsa su terreni accidentati e analgesici orali come il paracetamolo e gli antinfiammatori non steroidei (FANS).

Una corretta diagnosi e gestione della coxartrosi nelle fasi iniziali è molto importante, poiché la fisioterapia può evitare o ritardare l'intervento di protesi dell'anca.

La riabilitazione, composta da terapia occupazionale e fisioterapia, è molto importante per le persone che soffrono di artrosi dell’anca perché contribuisce a migliorare l’indipendenza e a migliorare la qualità della vita del paziente.

Secondo ricerche specializzate, la fisioterapia svolge un ruolo fondamentale nella riabilitazione: programmi personalizzati, che comprendono anche esercizi aerobici, possono prevenire il peggioramento della patologia e alleviare i sintomi.

Un altro studio raccomanda la terapia manuale per i pazienti con coxartrosi lieve e moderata con compromissione della mobilità articolare, della flessibilità e con dolore persistente, con sedute che possono variare da 1 a 3 volte a settimana e per un periodo dalle 6 alle 12 settimane.

Con il miglioramento della mobilità del paziente, di solito aggiungo esercizi di stretching, rafforzamento, flessibilità e forza per continuare a migliorare i movimenti.

Nei pazienti con artrosi dell'anca e obesità, la perdita di peso è uno degli obiettivi principali della fisioterapia; ciò comporta importanti vantaggi sia in termini di alleviamento dei sintomi che di miglioramento della mobilità articolare. Aiuta anche a prevenire e migliorare la sarcopenia.

La chirurgia è l’ultima soluzione da percorrere quando la terapia conservativa non porta più alcun beneficio. Dipende comunque da persona a persona, per questo consiglio sempre di farsi tenere sotto controllo da un bravo ortopedico che potrà consigliarvi quando sarà il momento più opportuno per operarsi

L’intervento consiste nella sostituzione totale dell’anca con una protesi, un’operazione che ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti anziani affetti da coxartrosi, ripristinandone la qualità della vita, con ottimi risultati sia nel breve che nel lungo termine.

Qualche esempio di esercizi per coxartrosi

Gli effetti della normale attività fisica vanno studiati ulteriormente, per garantire il miglioramento ottimale.

I pazienti con artrosi dell’anca necessitano di un programma di fisioterapia personalizzato, perché ogni persona può reagire in modo diverso alla terapia. Come fisioterapista, do raccomandazioni sugli esercizi terapeutici più efficaci e sostenibili e sconsiglio sempre di iniziare a fare esercizi in autonomia senza prima aver consultato un fisioterapista o un ortopedico.

Nel programma di esercizi di fisioterapia ci sono esercizi di mobilizzazione attiva, passiva e mista. Gli esercizi a catena cinetica chiusa (come squat e affondi) alleviano i sintomi del paziente riducendo anche rigidità e dolore.

Gli esercizi di resistenza isometrica e isotonica, invece, sono essenziali per recuperare al meglio la forza muscolare.

Gli obiettivi finali di questi esercizi sono di ridurre il dolore, aumentare la stabilità, ripristinare la forza muscolare, migliorare la coordinazione e l’equilibrio della deambulazione.

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