L’importanza di iniziare subito la fisioterapia dopo l’intervento di protesi d’anca
Scritto da: Lorenzo Creperio
Prima si comincia prima si guarisce
Dopo un intervento di protesi d'anca, il corpo ha bisogno di un periodo di adattamento per recuperare forza, mobilità e funzionalità.
Iniziare subito un percorso con un fisioterapista è cruciale per evitare complicazioni come rigidità articolare, debolezza muscolare e difficoltà nella deambulazione.
Gli studi dimostrano che iniziare precocemente la fisioterapia migliora significativamente i tempi di recupero e riduce il rischio di sviluppare compensi posturali errate.
Secondo quanto evidenziato da uno studio, già dopo pochi giorni dall'intervento si osserva una perdita significativa di massa muscolare e forza, fino al 3-4% al giorno nella prima settimana.
Questa fase rappresenta il momento più critico per intervenire con esercizi mirati che possano contrastare l'atrofia e stimolare il ritorno alla funzionalità.
Un avvio precoce del percorso riabilitativo, compatibilmente con le indicazioni mediche, favorisce anche un miglioramento dell'autonomia nei gesti quotidiani e riduce la durata complessiva del percorso riabilitativo.
Scopri perché è importante la fisioterapia prima dell’intervento di protesi d’anca .
L'importanza dell'esercizio terapeutico con un fisioterapista
L'esercizio terapeutico è una delle colonne portanti della fisioterapia dopo un intervento di protesi d'anca.
Si tratta di movimenti controllati e progressivamente adattati alle condizioni del paziente, con l'obiettivo di recuperare forza, equilibrio, mobilità e controllo motorio.
Gli studi più recenti dimostrano che i programmi di esercizi supervisionati da fisioterapisti, sia in ambito ambulatoriale che domiciliare, producono miglioramenti significativi nella forza dei muscoli abduttori, nella velocità del cammino e nella cadenza del passo.
Questi parametri sono fondamentali per una deambulazione sicura e autonoma.
L'esercizio terapeutico, se avviato entro le prime settimane e con un'intensità adeguata, permette di ridurre l'ipotrofia muscolare e di migliorare la capacità di svolgere attività quotidiane come salire le scale, alzarsi da una sedia o camminare su terreni irregolari.
Inoltre, alcuni esercizi mirati sono in grado di migliorare la simmetria del passo e ridurre il rischio di cadute, soprattutto nei pazienti più anziani.
L'approccio deve essere sempre personalizzato, tenendo conto dell'età, del livello di allenamento pregresso e delle eventuali comorbidità.
Il fisioterapista ha il compito di valutare costantemente i progressi e adattare gli esercizi in base alle esigenze specifiche del paziente.
Consigli e esempi pratici di esercizi dopo intervento all’anca
Un buon programma riabilitativo dopo protesi d'anca deve essere graduale, sicuro e progressivo.
Ecco alcuni consigli utili:
- Seguire sempre le indicazioni del chirurgo ortopedico e del fisioterapista
- Evitare movimenti bruschi e rotazioni estreme dell'anca
- Svolgere gli esercizi quotidianamente per stimolare la muscolatura e favorire la guarigione
- Monitorare eventuali dolori o gonfiori e comunicarli al terapista
Di seguito 5 esercizi semplici ma efficaci:
Contrazioni isometriche del quadricipite
Da sdraiati, contrarre la coscia e mantenere la tensione per 5-10 secondi. Ripetere 10 volte per gamba.
Abduzione dell’anca da sdraiati
Scivolare lentamente la gamba operata verso l’esterno e riportarla al centro. Fare 10 ripetizioni.
Flessione della gamba da supino
In posizione sdraiata sulla schiena, piegare lentamente una gamba alla volta portando il piede verso il bacino, mantenendo l’altro arto disteso.
Ripetere il movimento alternando le gambe per un totale di 10 ripetizioni per lato. non piegare troppo la gamba
Movimento dei piedi
Da sdraiati sulla schiena, muovere lentamente entrambi i piedi avanti e indietro, come a simulare il movimento del pedale.
Questo esercizio stimola la circolazione e previene la formazione di coaguli.
Camminata assistita con stampelle o deambulatore
Esercizio fondamentale per recuperare la corretta dinamica del passo e migliorare la sicurezza durante la deambulazione.
Deve sempre essere eseguita sotto la supervisione di un fisioterapista e seguendo le indicazioni dell'ortopedico, che potrà fornire indicazioni precise sulla postura, il carico da distribuire sugli ausili e il ritmo del cammino, adattandolo alle capacità e ai progressi del paziente.
Gli esercizi devono essere supervisionati e spiegati dal fisioterapista e progressivamente intensificati, con attenzione alla qualità del movimento più che alla quantità, per ridurre il rischio di complicanze e garantire un ritorno sicuro all'autonomia.
Per saperne di più leggi la mia guida su come usare le stampelle.
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